Come avere una caterva di like su Instagram (anche se non si dovrebbe fare…)
Truccare il numero delle interazioni sui social media? Certo, che si può.
Ovviamente si tratta di un’azione deprecabile perché non c’è niente di meglio che la sincerità nelle reti sociali ma è ovvio che spesso certi brand hanno l’insano bisogno più di apparire che di essere, soprattutto per dimostrare ai competitor di essere più seguiti.
Premesso che è un gioco da ragazzi per gli addetti ai lavori scoprire quando chicchessia ha ‘drogato’ la propria visibilità sul web (al netto delle campagne d’inserzioni che, in quanto tali, non rientrano nella categoria dei ‘trucchi’), uno dei social media più taroccati è Instagram, di cui si parla anche nel libro “Brand Journalism: storytelling e marketing: nuove opportunità per i professionisti dell’informazione“, edito dal Centro di Documentazione Giornalistica.
Esistono, infatti, una marea di applicazioni – sia per iOs che per Android – che permettono, in primis, di avere like a volontà nelle proprie foto, anche se di qualità o di contenuto pessimo.
Ne volete conoscere una? Si chiama LikeMania e permette di ottenere ‘mi piace’ su una determinata foto del proprio profilo in seguito ad almeno cinquanta azioni generate sulle immagini di altri utenti che utilizzano lo stesso sistema.
Infatti, ogni ‘like‘ fa guadagnare un credito (coin) e al raggiungimento della soglia minima (ma si può anche eccedere), l’applicazione permette di ottenere dai 25 ‘mi piace’ (50 coins) agli oltre 5mila (10mila coins).
Inoltre, c’è perfino una scorciatoia per raggiungere velocemente l’obiettivo ma bisogna investire qualche dollaro (da 2 dollari per ricevere 200 like a 30 dollari per averne ben 10mila).
Per di più, foto con tanti like hanno anche una conseguenza che si ripercuote sul Klout, ovvero sul famoso servizio di social networking che misura la web reputation.
Cosa significa questo? Che bisogna stare attenti: spesso la popolarità non è così sincera come sembra…