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Design in rete: quando l’immagine è tutto

 Design in rete: quando l’immagine è tutto

Design in rete: quando l’immagine è tutto

Di Nunzia
 Pubblicato 3 Giugno 2014
 In Uncategorized
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Dimentichiamo i tempi in cui un prodotto veniva acquistato esclusivamente per la sua funzione. Da qualche anno, anzi decennio, a questa parte, durante il processo di acquisto l’aspetto ha preso il sopravvento sulla praticità.

Pensiamo a brand come Apple, che hanno fatto dell’aspetto il loro punto di forza. Oppure ai tanti ristoranti che ancor prima di scegliere lo chef si rivolgono ad un designer d’interni che arredi il locale. La moda, che diventa sempre più arte e design che produzione di capi di abbigliamento. E ancora alle tante startup che si specializzano in design, con una netta predisposizione per l’handmade e l’eco-friendly.

Per tutte le aziende che si occupano di design, naturalmente, l’immagine è tutto e con l’introduzione dei social network come strumento promozionale, raccontarsi e promuoversi è diventato più semplice.

Design in rete: quando l’immagine è tutto

Fonte: Pinterest/Archiproducts

La crescita del visual web

Nato come una piattaforma basata su testi, il web oggi predilige un design fondato sulle immagini. In rete e in modo particolare sui visual social media le immagini diventano il veicolo di comunicazione più diretto ed efficace, in grado di raggiungere facilmente la sfera emotiva dell’utente e di convertire la visita in acquisto.

Le immagini attirano più facilmente gli utenti. Basti pensare che in pochissimo tempo Pinterest è diventato il quarto sito al mondo per traffico generato o che le foto condivise su Facebook generano il 53% di like in più di un post di tipo testuale.

Cosa è cambiato? L’orientamento all’immagine può essere considerato una conseguenza dell’introduzione di una piattaforma di navigazione diversa, il mobile, e di un tipo di fruizione on-the-go contrapposta a quella da scrivania. Da uno schermo più piccolo come quello degli smartphone o dei tablet è senza dubbio più difficile leggere un testo piuttosto che un’immagine.

design

Fonte: Pinterest/Glamour

Come possono le aziende che si occupano di design sfruttare il potere dei visual social media?

  • Le immagini permettono di raccontare senza dire, ovvero di veicolare un concetto o una storia solo attraverso una foto, un video o un’infografica. Si tratta di mezzi molto più immediati rispetto ad un testo di 300 battute.
  • Per questo è molto importante creare contenuti originali e di qualità, che si prestino alla  condivisione. L’80% dei pin su Pinterest sono repin, ovvero contenuti ricondivisi da quel 20% degli utenti più attivo. Perché non far parte di quel creativo 20%?
  • Usare le immagini per raccontare le storie è il modo più semplice per emozionare e connettersi con i potenziali clienti.
  • Non dimenticare il testo, però. La descrizione di ciò che si sta mostrando e una call to action non possono mancare.
  • Incoraggiare la condivisione: perché non chiedere ai propri clienti di mostrare il prodotto acquistato e portato a casa? In questo modo si avrà un punto di vista molto più personale che risulta anche più autentico.
  • Il discorso vale anche per le immagini sul blog, che dovrebbero essere curate con attenzione e facilmente condivisibili.
Tonki

Fonte: Tonki/Facebook

Designer all’ascolto, come utilizzate il web ed in particolare i social media per promuovere i vostri lavori?

design, social media, visual social media
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Roberto Zarriello


Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bari, è giornalista, saggista e docente di Comunicazione digitale e Social Media all'Università Telematica “Pegaso”, e in vari master universitari. Ha collaborato con le Cattedre di Organizzazione e Comunicazione degli Uffici Stampa - URP e di Pianificazione Media e Comunicazione dello Sport della Facoltà di Scienze della Comunicazione all'Università "La Sapienza" di Roma.
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