Google blocca YouTube in Egitto e in Libia

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YouTube, il sito di video di proprietà di Google Inc., non rimuoverà il filmato che “schernisce” il profeta islamico Maometto, che è stato accusato dalle proteste anti-USA in Egitto e Libia, ma ha bloccato l’accesso allo stesso in quei paesi.

La clip, estrapolata da un film più lungo, che raffigura il profeta come un donnaiolo è stata la causa delle violenze nelle ambasciate americane del Cairo e di Bengasi. L’ambasciatore degli Stati Uniti in Libia Christopher Stevens e tre altri diplomatici americani sono stati uccisi da uomini armati in un attacco contro il consolato americano a Bengasi, martedì.

La risposta di Google alla crisi ha evidenziato gli ostacoli che la società deve fronteggiare, per bilanciare la libertà di parola con problemi legali ed etici in un’epoca in cui i social media possono influenzare gli eventi del mondo.

In una breve dichiarazione fatta mercoledì,  i responsabili di Google hanno respinto l’idea di rimuovere il video poiché non vìola le norme di YouTube, ma ne hanno ristretto la visione escludendo i territori  dell’Egitto e della Libia a causa delle circostanze particolari del paese. I 14 minuti di clip tratti da un film chiamato “Innocenza dei musulmani,”  sono stati attribuiti a Sam Bacile che si è descritto come Ebreo-israeliano che vive in California. Una copia del video dopo essere stata vista più di 122.000 volte è stata segnalata dagli utenti per la rimozione. Nel quadro delle procedure di Google, gli utenti di YouTube possono segnalare i contenuti discutibili. La clip infatti è stata esaminata da un team di Google composto da utenti sparsi per il mondo, ma non è stata rimossa.

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