Google, le 29 cose meravigliose che non sapete (ma dovreste!) sul motore di ricerca più grande del mondo (Foto)
Cosa sarebbe internet senza Google? Certo esistono altri motori di ricerca, ma quello più grande, nonché verosimilmente il migliore al mondo sforna ogni giorno oltre un miliardo di risultati da Mountain View in California, per utenti sparsi in 146 paesi.
La mission dei suoi fondatori risale al 1995, e consisteva — aldilà dell’intento di non essere malvagi — nell’implementare un sistema di classificazione delle pagine basato sulle regole delle citazioni accademiche. In ambito accademico le citazioni sono come la valuta. La tua pubblicazione otterrà maggiori consensi in base al numero di altre pubblicazioni che la citeranno. Durante il dottorato all’università di Stanford, Larry Page e Sergey Brin concepirono il proprio algoritmo di ricerca con l’idea di classificare le pagine in base al numero di altre pagine che le “citavano” — o, in questo caso, che le linkavano.
Questa è la premessa primordiale del sito di cui pochi possono fare a meno. Ma potete veramente dire di saperlo sfruttare al meglio? Date un’occhiata e scopritelo con noi!
1. Google indicizza 60 trilioni di pagine web individuali…
Riuscite a immaginarlo, quel numero? 60 trilioni di secondi sono 1.892.760 anni. 60 trilioni di dollari sono quasi 3,5 volte il debito nazionale statunitense. 60 trilioni di globuli rossi sono tre volte il loro numero nel vostro corpo. Magari non sarà d’aiuto. Sappiate solo che è un bel po’.
2. E a volte le trasforma in un gioco
Digitate “Atari Breakout” nella barra di ricerca, e vedrete questo easter egg realizzato nel mese scorso per celebrare il 37esimo anniversario del gioco. Le frecce della tastiera vengono adoperate per controllare la “racchetta”. E quando passi di livello, Google esegue una ricerca casuale, adoperandone le immagini come mattoncini.
3. Scoprite i dettagli di questa o quella foto cliccando sull’iconcina a forma di macchina fotografica su Google Immagini. Vi troverete davanti questa finestra:
A quel punto potrete uploadare un’immagine dal vostro computer, o inserirvi l’URL di un’immagine. Se adoperate Chrome, cliccare col pulsante destro su una foto vi offrirà inoltre l’opzione “Cerca immagine su Google”.
Per cui, la prossima volta che vedrete un bellissimo vestito su Pinterest senza i credit, potrete adoperare Google per ritrovarlo.
4. Affinate la ricerca cliccando sul menu “Strumenti di ricerca”.
Cercate panorami metropolitani in bianco e nero? Disegni? Foto che ritraggano le più recenti acconciature di Beyoncé? Potrete perfino usare Google per cercare GIF — selezionate “animate” dal menù “tipo”.
5. Se vi trovate su un sito con un pessimo motore di ricerca interno, fate lavorare Google.
Metti che ve ne stiate lì a buttare mezz’ora alla ricerca di semplici informazioni sull’orrendo sito della vostra scuola. Prima della vostra ricerca digitate invece, ad esempio, “site:harvard.edu”, e i risultati proverranno esclusivamente da lì.
6. Vi può aiutare a filtrare i risultati indesiderati…
Aggiungete un trattino, o un “meno”, per eliminare i risultati non voluti. Digitare “Paris – Kardashian” servirà a liberarvi dai pettegolezzi sul viaggio di nozze di Kimye mentre state organizzando la vostra vacanza.
7. E individuate i file da scaricare
Inserendo “filetype:pdf” prima della vostra ricerca, ad esempio, otterrete esclusivamente documenti PDF. Altre tipologie comuni sono: .docx, .pptx e .xlsx. (purtroppo i file musicali sono più difficili da trovare!).
8. Ecco la nuova frontiera del googlare: alla ricerca di un recente articolo del New York Times sulle specie a rischio in Sud America
Inserite “site:nytimes.com” per centrare la ricerca sul New York Times. Poi “south american” — fra virgolette — per cercare precisamente quella frase, poi scrivete normalmente “endangered” [a rischio, ndt], e “~species” [specie] per includere le parole collegate, come “animals”. Infine, “2010..2014” — con due puntini — vi fornirà esclusivamente i risultati pubblicati in quel determinato lasso di tempo.
9. Se una pagina web è inaccessibile, cercatela con la cache di Google.
Mettiamo che abbiate bisogno di trovare informazioni sui bradipi. Per un motivo qualsiasi. Inserire “cache:en.wikipedia.org/wiki/Sloth” nella barra di ricerca di Google vi porterà all’istantanea statica della pagina di Wikipedia che Google ha salvato nei propri server. L’immagine potrebbe essere datata, però, quindi se avete bisogno di informazioni fresche, la cache non vi sarà d’aiuto.
10. Google sarà il vostro migliore amico, se non vi va di pagare…
Il trucco è quello d’inserire nel barra di ricerca del Traduttore Google l’indirizzo di una pagina, scegliendo come lingua del testo tradotto l’inglese e come lingua del testo originale una qualunque altra lingua, come il giapponese. A quel punto, cliccate sul link generato. O altrimenti, adoperate Google Mobilizer o Modules.
11. Ricordate com’era il 1998?
Digitare “Google in 1998” nella barra di ricerca vi porta a una versione vintage del sito. Purtroppo non funziona sul serio — e qualunque ricerca nella barra di ricerca vecchio stile vi riporterà al presente.
12. Come scoprire in tempo reale che ora sia in Brasile…
Digitate “time Sao Paolo” nella barra di ricerca e risparmiatevi tutti quei dubbi sulle vostre abilità nel fare addizioni e sottrazioni. (Funziona anche con qualsiasi altra città!)
Parlando di orari, se volete scoprire la programmazione dei cinema intorno a voi, digitatene il titolo accompagnato da “showtimes” e Google vi fornirà le alternative.
13. O a che ora tramonti il sole…
O a che ora sorga. Digitate “sunset [tramonto] Sao Paolo” o “sunrise [alba] Sao Paolo” per scoprirlo.
14. Come scoprire chi stia vincendo la partita.
Inserire il nome della vostra squadra, oppure “Seahawks vs. Broncos”, ad esempio, vi darà il punteggio. Google prende le informazioni da Stats LLC.
15. Restando sul gioco, eccone un altro per quando ti annoi.
Cercate “Zerg rush” su Google. Per i profani, nel gioco StarCraft uno Zerg rush è quando per decimare il nemico raduni le forze di una razza di antropoidi alieni di nome Zerg. Cliccando due volte si trasforma il cursore in un’arma da adoperare contro le O — cioè la versione Google degli Zerg.
16. Ascoltate il vostro musicista preferito direttamente dalla pagina dei risultati.
La ricerca di “songs by [canzoni di] Lorde” ha dato come risultato questa lista, insieme a una breve biografia della neozelandese. Cliccare sulle singole tracce vi porta ai video musicali su YouTube, ma anche canzoni che si possono ascoltare direttamente da Google.
17. Si stima che il bottone “Mi sento fortunato” costi a Google 110 milioni di dollari ogni anno in annunci pubblicitari persi.
Il fatto è che il bottone salta a piè pari la pagina dei risultati, con tutti i suoi annunci pagati. Nel 2007 l’ex top manager di Google Marissa Mayer aveva manifestato la sua riluttanza di fronte all’idea di eliminare il bottone del tutto, perché “è facile che si diventi aridi, troppo aziendalisti, troppo ansiosi di far soldi”.
18. Si chiamava BackRub [grattatina alla schiena].
BackRub? Eh? Nel 1996, Page e Brin realizzarono un “web crawler” che funzionava sui server dell’Università di Stanford, fino al momento in cui finì per consumare troppa banda.
19. E se la sua homepage è tanto spartana è solo perché Page e Brin non ne sapevano un granché di HTML.
Non è che fossero dei sostenitori del minimalismo — fino all’aggiunta del pulsante “Cerca”, gli utenti dovevano premere invio per effettuare una ricerca, ha raccontato la Mayer nel 2005. Lo spazio per il copyright in fondo alla pagina è stato aggiunto solo in seguito, quando i fondatori del sito notarono che di fronte alla spartana schermata gli utenti restavano “in attesa che finisse di caricare”, come ha spiegato sempre la Mayer a Businessweek. Serve a mo’ di segnale che la pagina è pronta.
20. Ma oggi Google può risolvere qualsiasi problema di matematica…
Chi ha più bisogno di una calcolatrice? Non temete — scrivete “calculator” nella barra di ricerca di Google e ne spunterà una fiammante. Potete anche digitare qualsiasi operazione matematica basilare direttamente nella barra di ricerca, come “60 x 12 milioni”, e otterrete una risposta numerica (720 milioni!).
21. Equivalenze incluse.
Digitare “Celsius to Fahrenheit” vi porta a questo comodo convertitore. Google è in grado di convertire le misure che riguardano la massa, il volume, la velocità, l’area, la temperatura e lo spazio digitale. Inoltre vi informerà sul tasso di conversione fra dollaro americano e rupie indiane (o fra qualsiasi altra valuta).
22. E vi mostrerà l’intera filmografia di un attore…
Cercate “Jennifer Lawrence movies” su Google, e otterrete una bella slideshow della sua filmografia. Idem dicasi per le discografie dei musicisti — provate a cercare “The Beatles albums”.
23. Incluso il loro numero di Bacon!
Affiancando al nome di un attore le parole “Bacon number”, otterrete i suoi gradi di separazione da qualsiasi film in cui abbia recitato Kevin Bacon — un gioco nato dalla teoria dei “sei gradi di separazione”, secondo la quale chiunque è a non più di sei conoscenze di distanza da qualunque altra persona.
24. Usate Google per scoprire che tempo fa…
Scrivete la parola “weather” [clima], insieme al nome della vostra città, nella barra di ricerca, e Google vi presenterà le previsioni meteo provenienti da diversi siti in un unico pacchetto.
25. O per trovare la definizione di una parola…
Digitate “define:” prima di qualsiasi parola e ne scoprirete la definizione. Molto comodo, visto che ormai leggiamo tutto online. Google funge anche da thesaurus — digitate “~” prima di una parola — e da correttore ortografico. Vi chiederà cortesemente: “Intendevi forse…?”, se ritiene che abbiate sbagliato lo spelling. Accompagnando “etymology” a qualsiasi parola, ne otterrete inoltre le origini.
26. O la pizzeria più vicina.
Cercate la parola “pizza” insieme al vostro CAP. Ma anche altri tipi di cibi d’asporto, ristoranti per tipologia, bar, o per individuare negozi, come l’alimentari o il minimarket più vicino.
27. Un annuncio pubblicitario sulla homepage di Google costerebbe 10 milioni di dollari.
Ma quello spazio non è in vendita, come ha chiarito la Mayer al Businessweek.
28. Puoi scegliere come lingua il Klingon.
O il latino. O il gergo dei pirati. O una qualsiasi delle oltre 150 lingue disponibili nella sezione “Lingue” della pagina Impostazioni.
29. Infine, ecco il primo tweet ufficiale di Google:
Per chi non fosse in grado di leggere il linguaggio binario, significa: “Mi sento fortunato”. (fonte: http://www.huffingtonpost.it/)