I numeri di Twitter in Italia: 3,64 milioni di utenti, con una crescita del 111% rispetto al mese scorso
Torino – I numeri i protagonisti assoluti di “Come si diffonde l’innovazione su Twitter: il mood dei social network”. Durante uno degli incontri della Social Media Week, Vincenzo Cosenza, social media strategist di Blogmeter, ha presentato uno studio inedito sull’utilizzo di Twitter da parte degli italiani.
Cosenza ha anticipato lo studio stilando una classifica d’uso dei Social network in Italia: saldamente in testa Facebook con 22,4 milioni d’utenti al giorno di cui 10 milioni da mobile. Citando i dati di Audiweb/Nielsen ha poi mostrato come Twitter venga visitato da 3,64 milioni di utenti, con una crescita del 111% rispetto al mese scorso, a seguire Linkedin con 2,85 milioni, Google Plus con 2,68m e gli altri social più usati in Italia tra i quali Pinterest.
I dati inediti fino a ieri mostrano come, da uno studio condotto da Blogmeter dal 3 aprile al 3 settembre 2012, siano ben 60 milioni i tweet lanciati in rete. Di questi il 26% contiene un link, il 19% è un retweet, ancora il 26% un hashtag e solo il 5% è geolocalizzato. Infine gli orari: si hanno dei picchi tra le 12 e le 13 e soprattutto tra le 19 e le 20. “I giorni in cui si twitta di più – spiega Cosenza – sono il lunedì, mercoledì e venerdì: con un classico riposo nel weekend”.
Ai dati quantizzavi sono stati poi affiancati quelli relativi alla semantica e al sentiment mostrando quali siano gli argomenti più discussi e quali gli umori degli italiani che cinguettano su twitter. Il sentimento della rabbia, ad esempio, è quello che prevale nei tweet relativi alla bomba di Brindisi lo scorso maggio. Quello della paura, invece, domina i tweet relativi al terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna.
I grafici mostrati raffigurano dei veri e propri sbalzi di umore a seconda di cosa si stia discutendo in quel determinato giorno: dalla rabbia alla paura come visto alla felicità per la vincita di una medaglia d’oro alle ultime olimpiadi.
Finita questa ampia panoramica da parte di Cosenza, all’incontro ha preso la parola Luca Sofridirettore de Il Post per provare a capire il ruolo di Twitter all’interno del panorama informativo: “Noi al post sappiamo le cose che accadono nel mondo prima da Twitter e poi dalle agenzie. E ciò non riguarda solo il tempismo, ma anche l’affidabilità”.
A conferma dei dati presentati da Vincenzo Cosenza, Luca Sofri racconta di come le visite del quotidiano che dirige siano più alte la sera, probabilmente perché si ha più tempo libero per approfondire. A smorzare però gli entusiasmi ci pensa Stefano Quintarelli, ex chief digital officer del gruppo Sole 24 Ore: “L’hype intorno a Twitter è eccessivo, crediamo che raggiunga più persone di quelle che realmente raggiunge. Ci sono delle bolle e solo alcune cose sono rilevanti: esistono comunità di riferimento che portano avanti temi rilevanti, molte altre meno”.