Il giudice ordina a Twitter di consegnare i “tweet”, pena accusa di oltraggio alla corte
Secondo quanto riportato dalla Compagnia Bloomberg, un giudice di Manhattan ha stabilito martedì, 11 settembre, che Twitter avrebbe avuto tempo fino a venerdì, 14 settembre, per consegnare i tweet pubblicati durante le proteste che hanno visto l’occupazione di una zona di Wall Street lo scorso ottobre per non incappare nell’accusa di oltraggio alla corte.
Il 2 luglio, Matteo Sciarrino Jr., un giudice della Corte Penale di New York, aveva già adottato tale decisione, ossia che che Twitter avrebbe dovuto consegnare ai pubblici ministeri tutti i tweet postati durante l’occupazione di Wall Street da parte del manifestante Malcolm Harris (uno dei 700 manifestanti arrestati sul ponte di Brooklyn nel mese di ottobre 2011), per evitare una pena simile.
Secondo quanto riporta Reuters, Sciarrino ha fatto sapere che “la società di social media avrebbe avuto 73 giorni per rispondere al giudice. Il rifiuto di produrre i tweet avrebbe comportato multe e l’accusa di oltraggio alla corte.
“Non posso mettere Twitter in carcere, quindi l’unico modo per punire è monetariamente“. Queste le parole di Sciarrino, secondo lo StreetJournal Muro. “Prenderei in considerazione– ha aggiunto il giudice della Corte Penale – le dichiarazioni di Twitter degli ultimi due trimestri per valutarne il guadagno in modo da poter stabilire un’ammenda adeguata”. Nonostante i termini di Twitter dicano che “ciascuno è responsabile del proprio contenuto” Sciarrino ha stabilito che “i tweet non appartengono alla persona e che la loro divulgazione è paragonata a urlare fuori da una finestra”. Secondo l’American Civil Liberties Union (ACLU), la sentenza del giudice solleva la questione di sapere se gli “individui devono rinunciare ad andare in tribunale per cercare di proteggere la loro libertà di espressione e diritto alla privacy quando utilizzano Internet.“