Il terremoto e i social media: conferma della comunicazione rivoluzionata

 In Uncategorized

Il terremoto che ha colpito il Centro Italia il 24 agosto scorso, seminando purtroppo morte e distruzione, ha ancora una volta acceso i riflettori sull’importanza informativa e comunicativa dei social media.

Infatti, su Facebook, Twitter e Instagram (per citare i tre più usati) non solo si succedono da allora news di aggiornamento sulla situazione, le cui fonti sono sia le testate giornalistiche sia soprattutto chi si trova sui posti colpiti, ma anche post che spiegano come aiutare concretamente le popolazioni colpite.

I social media, inoltre, hanno avuto il pregio di amplificare l’eco della tragedia: non si può negare, infatti, l’effetto ‘megafono’ di quanto accaduto grazie alle condivisioni spontanee degli utenti, il quale ha senza dubbio contribuito alla condivisione delle emozioni e, di conseguenza, agli slanci solidali.

Su quest’ultimo aspetto, da segnalare l’aspetto auto-regolante delle pubblicazioni sui social network, in primis su Twitter, più immediato e ‘archiviabile’ rispetto a Facebook e Instagram.

È accaduto, infatti, che l’hashtag #terremoto – divenuto trend topic in pochissimo tempo – è stato usato dagli utenti per dare informazioni utili sui terremoti, mentre #ioterremoto è stato preso in considerazione in caso di opinioni. Ciò per dare al primo un connotato informativo e per evitare di confondere le notizie dai pensieri.

Su Twitter, inoltre, sono stati molto attenzionati i profili ufficiali dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, della Croce Rossa Italiana e di Palazzo Chigi: ognuno di loro ha twittato spesso comunicazioni utili e ha interagito con gli altri utenti.

In funzione di ciò, hanno svolto un ruolo fondamentale le immagini, ovvero la tipologia di web content che ha il pregio, più degli altri, di catturare maggiormente l’attenzione degli utenti: tante e varie le infografiche diffuse, con consigli, numeri di telefono da chiamare in caso di emergenza e altri per inviare un aiuto economico. Immagini che hanno generato l’effetto desiderato, ovvero la condivisione ‘a manetta’.

I social network, inoltre, sono stati usati dai ‘VIP’ per comunicare solidarietà, lanciare appelli e numeri utili, consapevoli della propria grande influenza: Laura Pausini, Jovanotti, Fiorella Mannoia e Zucchero sono solo quattro esempi di personaggi pubblici che sono stati molti attivi.

Tra questi, merita una menzione Fiorella Mannoia che ha condiviso sul suo profilo Facebook gli annunci di albergatori che mettono a disposizione le loro strutture per i terremotati.

I social, poi, non sono stati immuni dai webeti, mutuando così l’ormai famoso neologismo coniato dal giornalista Enrico Mentana: tante le bufale girate sui social media, come la richiesta di dare in beneficenza il jackpot del Superenalotto alle popolazioni colpite (impossibile, c’è un contratto progressivo tra giocatori e SISAL, la società che gestisce il gioco), e la magnitudo volutamente corretta per evitare che lo Stato si accolli i costi della ricostruzione.

In conclusione, i social media, come ormai si ripete da anni, hanno rivoluzionato il sistema di comunicazione mondiale con il merito di aver coinvolto attivamente i cittadini nei processi di formazione e di comunicazione delle notizie.

Post Consigliati

Lascia un Commento