La soluzione inglese ai terremoti che arriva dal Sud Italia
In questa puntata di Start Me Up ho trasgredito in parte la regola che mi ero dato: quella cioè di voler parlare di progetti che nascono e provano a crescere nel Sud Italia. Faccio uno strappo perché l’occasione era più che ghiotta e se continuerete a leggere questo articolo capirete il perché. A luglio un gruppo di ricercatori che sta lavorando presso l’Università di Brighton ha pubblicato i risultati di un sistema da loro progettato chiamato Viba. La Viba (o barriera vibrante) è un congegno che se sistemato nel suolo è capace di assorbire la potenza di un terremoto fino all’80%. La notizia ha fatto il giro del mondo, e seppur ancora esista soltanto un prototipo, la comunità scientifica ha salutato con molto entusiasmo questo sistema che permetterebbe di salvare milioni di persone in zone come le città d’arte o i paesi in via di sviluppo. Analizzando meglio la notizia sono andato a scoprire che la Viba è un progetto ideato da un messinese, il prof. Piero Cacciola – a capo del dipartimento di Built Environment e Civil Engineering dell’Università di Brighton – e che nel team oltre a lui c’è un’altra sua concittadina, Laura D’Amico. E così ho deciso che una occasione simile non potevo farmela sfuggire.
In questa puntata è proprio Piero a spiegare agli ascoltatori come funziona questo progetto, la legge fisica che sfrutta e i vantaggi che comporta. La Viba di innovativo ha tra le altre cose anche il fatto di portare la prevenzione antisismica nelle mani delle amministrazioni pubbliche in un ambito che oggi è totalmente ad appannaggio dei privati (che devono attenersi alle normative antisismiche quando costruiscono nuovi edifici). Inoltre la scoperta assume un particolare significato se consideriamo che Messina – insieme a Reggio Calabria – è stata distrutta da un fortissimo terremoto nel 1908. “Seppur non l’abbia vissuto in prima persona, credo che ogni messinese conservi il ricordo di questo evento – dice Piero nell’intervista – e nella mia ricerca mi sono sempre impegnato a dare un contributo affinché tutto ciò non accadesse più”. Adesso questo risultato sembra essere più vicino anche se Piero non si sbilancia. “Attualmente stiamo lavorando su due strade: continiuiamo a lavorare su un modello di Viba a un livello più avanzato e dall’altra parte stiamo cercando di costruire il primo prototipo in modo da portare la Viba fuori dal laboratorio”.
Dalle ricerche in Inghilterra si passa a PAC’15 evento che si svolgerà a Catania il 2 e il 3 ottobre. L’organizzazione è a cura di Programmatori a Catania e Youthub Catania in collaborazione con l’acceleratore TIM Wcap e Startup SuperSchool. Ne parlo con Simone Ivan Conte, tra i fondatori di Programmatori a Catania, una community che fino ad oggi ha lavorato principalmente online per mettere in rete tutti coloro che si occupano di web e programmazione. PAC’15 è il loro primo evento pubblico aperto a chiunque si occupi di innovazione in Sicilia e vi consiglio di consultare il programma per conoscere tutte le attività previste per questi due giorni.
Si passa infine in Puglia dove la settimana scorsa la Camera di Commercio di Bari ha assegnato i 5 premi del bando Valore Assoluto 3.0, di cui forse i più attenti lettori di bacheca ricorderanno di aver letto sulle pagine di Start Me Up. Non potendo ospitare tutt’e 5 le idee ho scelto di parlarvi di Fork in Progress, impresa a finalità sociale che utilizza l’ attività di ristorazione come mezzo di sostenibilità e la cucina come strumento di educazione informale. Mi sono fatto spiegare tutto per bene da Luana Stramaglia, una delle fondatrici del progetto e con lei siamo partiti dal bando Principi Attivi che nel 2012 ha dato il via a questa avventura. Iniziato in via sperimentale infatti, Fork in progress ha aperto un ristorante a Foggia, il Fourquette, dove si mette in atto la cosiddetta Cucina Narrativa. Ogni giorno una persona anziana e un ragazzo dell’istiuto alberghiero cucinano insieme in uno scambio di saperi e conoscenza. “È un progetto di inclusione sociale che passa dalla cucina” ci dice Luana nell’intervista, che insieme al team di Fork in Progress si appresta a portare questo modello prima a Bari e poi in tutta Italia con una vera e propria catena di ristoranti.
Nella foto di copertina la Viba
Due parole su Start Me Up:
C’è un sud in movimento e con Start Me Up lo racconto in radio: un appuntamento settimanale che cerca di mettere in risalto i progetti e le storie di chi scommette sulla propria idea e la porta avanti. Ho scelto la radio perché l’ho sempre reputato il mezzo a me più congeniale ed è quello che permette di creare connessioni con più facilità. Sono di Messina, ma non ho mai immaginato un programma incentrato solo sulla mia città. Sin dall’inizio l’intento era quello di raccontare quello che succede da Roma in giù, cercando di fare rete con le altre città del Sud Italia.
Posso inoltre contare sul supporto di Spreaker e Keedra, che mi danno una mano a essere presente con un podcast on-line ogni settimana.