News in real time su WhatsApp: da La Repubblica alla BBC e altri esempi

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In questi mesi vi abbiamo parlato di come gli editori che lavorano nel campo delle notizie stiano utilizzando sempre di più i social network per condividere le informazioni con i loro lettori. Tra le fanpage di Facebook e gli hashtag di Twitter, alla carta stampata resta ben poco da condividere. E l’innovazione non finisce qui perché c’è ancora un altro canale che i giornalisti stanno utilizzando per diffondere contenuti, si tratta di Whatsapp.

È di qualche giorno fa la notizia che La Repubblica abbia avviato un servizio di informazione totalmente gratuito attraverso Whatsapp. Iscriversi è semplice, basta aggiungere il numero ai contatti e inviare un messaggio per attivare il servizio.

Il tempo tra la creazione della notizia e la sua consegna si accorcia sempre di più, grazie ad una notifica push che arriva sul nostro schermo. WhatsApp conta più di 700 milioni di utenti mensili con 30 miliardi di messaggi inviati ogni giorno e ha una portata globale, non ci stupisce quindi che venga sfruttato il suo elevato potenziale comunicativo.

Quali sono gli altri giornali, soprattutto internazionali, che inviano le news su canali come whatsapp?

Le notizie locali di Oxford Mail

La news è su WhatsApp: dopo La Repubblica, gli esempi dall'estero

Verso la metà del 2014, il giornale locale, Oxford Mail, di proprietà di Newsquest, ha cominciato ad offrire questo servizio e a gennaio 2015 conta 1.265 abbonati a diversi thread.

Il servizio prevede un messaggio al mattino contenente i link alle notizie selezionate dalla redazione e uno alla sera, con i link alle storie più lette della giornata. Distribuire contenuti su WhatsApp può essere un’operazione faticosa, in quanto può essere eseguita solo sul singolo telefono cellulare che è collegato all’account.

Per Oxford Mail, che ricordiamo è un giornale locale, WhatsApp è stata particolarmente utile nell’informare i lettori su incidenti stradali e coprire specifici topic di interesse, come i casi giudiziari. Un esempio di questo è stato il processo per omicidio Jayden Parkinson che ha attirato circa 100 abbonati. I lettori vogliano essere aggiornati in real time sui grandi eventi.

Il tasso di conversione è aumentato vertiginosamente: è 5 o 6 volte maggiore rispetto ai visitatori portati sul sito dalla newsletter via mail e 6 o 7 volte maggiore rispetto a Twitter. Di conseguenza (o no?), le vendite dell’edizione stampata sono calate del 22,90% rispetto all’anno precedente.

Le elezioni indiane e gli aggiornamenti sull’ebola di BBC

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L’utilizzo di WhatsApp è diventando popolare soprattutto in seguito alla sperimentazione della BBC che ha offerto questo servizio durante le elezioni indiane nel maggio dello scorso anno e un servizio di news sull’epidemia di Ebola nel mese di ottobre.

In occasione delle elezioni indiane, l’account della BBC ha inviato a duna lista broadcast di iscritti non più di tre aggiornamenti al giorno, sia in Hindi e inglese. I messaggi contenevano anche clip audio e video. Interessante anche l’utilizzo delle emoticon per favorire l’engagement del pubblico.

La news è su WhatsApp: dopo La Repubblica, gli esempi dall'estero

Oltre a WhatsApp, è stato creato un canale BBC News India su WeChat. Questo è stato limitato ad un aggiornamento al giorno, che offriva agli utenti un insieme bundle di titoli e di storie che potevano scegliere di leggere in maniera approfondita.

Le storie dei soldati americani raccontate su Whisper

Le app di messaggistica possono essere utili a condividere le notizie, ma anche a crearle. È il caso della storia pubblicata su Buzzfeed, incentrata sulle confessioni dei soldati americani. In questo caso è stata utilizzata Whisper, l’app di messaggistica utilizzata per la pubblicazione di confessioni in maniera anonima.

La news è su WhatsApp: dopo La Repubblica, gli esempi dall'estero

E i contro?

Ci sono due importanti implicazioni per gli editori quando si tratta di parlare di chat app. Da un lato, sono utili per condividere contenuti ad un pubblico potenzialmente immenso, in precedenza non sfruttate. D’altra parte, sono piattaforme considerate intime e private, nelle quali i lettori si sentono più a loro agio a comunicare one-to-one.

È molto interessante questa ulteriore possibilità di incontrare il proprio pubblico dove si trova. È ciò che viene fatto sui social network, perché non replicarlo anche su WhatsApp, WeChat, Snapchat e altre app di messaggistica? Gli esempi che vi abbiamo riportato offrono un interessante spunto: i contenuti condivisi vengono ben definiti per argomento, onde evitare un bombardamento di notifiche al lettore.

Consigli per l’approfondimentoAround the world, media outlets and journalists are using chat apps to spread the news, su NiemanLab.

 

 

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