Come si fa Brand Journalism? Ecco alcuni consigli utili

 In Brand Journalism

Da quando, nel marzo dello scorso anno, è stato pubblicato il mio libro sul Brand Journalism, l’attenzione degli addetti ai lavori della comunicazione sull’argomento è cresciuta.

Ne sono prova, ad esempio, gli interessanti consigli sul “come si fa Brand Journalism“, recentemente pubblicati da Virtual14 sulla propria pagina Facebook.

Innanzitutto, è importante definire il piano editoriale, seguendo tre precise direttive:

  1. Analizzare mercato e obiettivi, dotandosi di una linea editoriale, cioè di un filo tematico coerente con il percorso stabilito;
  2. Spaziare su argomenti differenti ma le linee guida dovranno coincidere con i valori e la cultura del marchio (brand);
  3. Le aziende che decidono di puntare sul brand journalism devono valutare la possibilità di far sottoscrivere agli autori dei propri contenuti, che siano dipendenti o collaboratori, un codice etico.

Virtual 14, poi, mette l’accento sulla necessità di applicare le tecniche del giornalismo digitale, perché:

  1. Il brand journalism è, prima di ogni altra cosa, giornalismo;
  2. Il focus, per i contenuti aziendali, è sempre e comunque il lettore;
  3. La chiarezza è tutto, ma senza il bisogno di sacrificare la bellezza;
  4. Per qualsiasi contenuto informativo va rispettata la regola delle 5W: Who? What? When? Where? Why?

Non bisogna, infatti, mai dimenticare che il brand journalism è il tipo di giornalismo che si occupa della comunicazione di tutto ciò che ruota attorno a un marchio – brand – con lo scopo di informare i lettori sulla storia dell’azienda attraverso gli strumenti e le regole proprie del professionista che opera nei mass media.

Il brand journalism, per essere più precisi, non è che l’effetto del mutamento dell’atteggiamento del consumatore nei confronti del messaggio pubblicitario tradizionale: è, infatti, così assuefatto dalla pubblicità sic et simpliciter che non la recepisce più in maniera positiva ma tende ad allontanarla da sé, considerandola un elemento di disturbo, eccessivamente invasivo.

Perciò, il brand journalism nasce dalla necessità di convogliare verso una nuova formula di marketing: raccontare storie (storytelling) che abbiano in sé la capacità di attrarre la domanda, utilizzando come ancore le emozioni e gli interessi.

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