Social Network, alcuni consigli per non danneggiare l’immagine del brand

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I social network, come ampiamente spiegato nel libro “Brand Journalism: storytelling e marketing: nuove opportunità per i professionisti dell’informazione“, edito dal Centro di Documentazione Giornalisticasono fondamentali per promuovere il brand ma – prendendo le mosse da questo post  – occorre seguire alcune direttive per non incorrere in errori che, anziché incrementare la notorietà del marchio, potrebbero danneggiarlo.

In primo luogo, su Facebook, Twitter, Instagram, ecc., la gente non vuole leggere messaggi pubblicitari, essendo già bombardata da annunci camminando in città, guardando la televisione, ascoltando la radio, leggendo i giornali, ecc.

Sui social network, invece, la gente vuole, per l’appunto, socializzare, informarsi e divertirsi. Ecco perché, nel social media marketing, l’obiettivo non è pubblicizzare il prodotto sic et simpliciter ma raccontarlo, renderlo ‘sociale’, criptando il messaggio pubblicitario.

E, come diretta conseguenza di quanto scritto, i social network non sono stati creati per promuovere i marchi ma per creare interazione tra gli utenti, ecco perché è fondamentale che una pagina pubblica sia gestita pensando ai modi per generare engagement e non per ‘specchiarsi’.

In relazione a quest’ultimo aspetto, quindi, non bisogna concentrarsi su contenuti che parlano solo di sé ma è necessario spesso incentivare che siano gli altri a parlare.

Altro elemento importante, infine, riguarda la neutralità dalle posizioni che possono creare divisioni (come la religione e la politica): l’obiettivo di un brand è generare il massimo da ogni utente che fa parte del proprio target, al netto di contrapposizioni che potrebbero solo distogliere dagli obiettivi aziendali.

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